I Caffè storici a Firenze

Caffè Paskowski

Il Caffè divenne, a fine Ottocento, il nuovo luogo d’incontro in Europa per la nascente borghesi. Questo è quanto  accadde anche a Firenze. Al Caffè ci si incontrava spesso per discutere di arte, così come accadeva al famoso Caffè Michelangelo, in via Cavour, luogo d’incontro degli artisti Macchiaioli. Lo stesso si può dire per l’ancora più noto Caffè Giubbe Rosse, all’interno del quale trovavano spazio di discussione le idee dei letterati futuristi. In un periodo storico vivace come la fine dell’Ottocento, durante il quale l’Italia si stava formando come stato unitario e Firenze presto ne sarebbe stata capitale, nel Caffè ci si incontrava ovviamente anche per parlare di politica, molti Caffè avevano questa precisa vocazione. Non è tuttavia da sottovalutare il piacere della borghesia fiorentina di ritrovarsi in questi luoghi  per poter semplicemente giocare a scacchi oppure consumare i prodotti in voga al tempo, tra i quali menzioniamo il ben noto Vermut oppure la cioccolata calda, sconosciuta a Firenze prima della sua produzione al Caffè Rivoire. Fu proprio in uno di questo luoghi inoltre – il Caffè Manaresi– che si iniziò a consumare il caffè all’italiana, in piedi, ragion per cui il luogo fu presto soprannominato “Caffè de’ Ritti”! I Caffè fiorentini ci raccontano anche un altro fenomeno importante della Firenze di fine Ottocento: la forte presenza di comunità straniere in città. A tal proposito non si può non ricordare il Caffè Doney (chiuso non molto tempo fa) aperto da un francese ed il Caffè Gilli, che nacque come “Bottega dei Pan Dolci” dalla creatività di un mastro pasticcere svizzero.

Questo itinerario ha come scopo quello di attraversare il centro cittadino soffermandoci su questi luoghi, per ripercorrere al contempo  la storia e le suggestioni della città fra Otto e Novecento.

Florence Insight, Ricomincio da Firenze

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